Ultime dal mercato assicurativo trasporti grazie alla conferenza IUMI
Lunedì 6 settembre 2021 si è svolta la conferenza annuale della IUMI (unione internazionale assicuratori trasporti) e sono state discusse le ultime tendenze del mercato nel nostro settore. Come di consueto, in Care, guardiamo a questi rapporti dell’associazione per capire come sta andando il mercato e le sue principali questioni aperte.
In generale, è stato evidenziato quanto segue:
I premi complessivi sottoscritti sono stati stimati a $ 30 miliardi nel 2020 (aumento del 6,1% rispetto al 2019).
Per quanto riguarda le attività nel 2020, le merci rappresentano la quota maggiore (57,2%), quindi i corpi (23,8%), l’energia offshore (12,1%) e la responsabilità civile marittima (escluso P&I) (6,8%).
È stato individuato uno sviluppo positivo del mercato (nella maggior parte dei rami assicurativi ad eccezione di P&I).
È stata osservata una ripresa migliore del previsto dagli effetti iniziali della pandemia.
È stata identificata una frequenza di sinistri eccezionalmente bassa, a causa della ridotta attività e del covid19, (quindi si prevede che questa aumenterà con la ripresa dell’economia).
Merci
I premi globali per le merci nel 2020 sono stati di $ 17,2 miliardi e la maggiore crescita complessiva è stata nel mercato cinese. Le tendenze del mercato seguono le tendenze del commercio mondiale e le previsioni del FMI sono ottimistiche. Il commercio globale è tornato più forte del previsto dopo la pandemia.
Il settore cargo è tornato in pareggio tecnico per la prima volta da anni a causa del miglioramento delle percentuali di sinistro nel 2019/2020. Tuttavia, c’è il potenziale per un aumento delle richieste di risarcimento nel 2021 che potrebbe cambiare questa situazione. Una causa particolare di nuovi sinistri potrebbe essere l’attuale tendenza a immagazzinare merci in singoli siti o su singole navi esponendole a maggiori rischi che potrebbero comportare un aumento del numero di reclami.
Corpi
I premi globali per i corpi nel 2020 sono stati di 7,1 miliardi di dollari, con un aumento del 6% rispetto al 2019. C’è stata una crescita particolarmente forte nella regione nordica e una crescita più debole nel Regno Unito (Lloyd’s di Londra). Il settore è tornato in pareggio tecnico per la prima volta da anni grazie al miglioramento della sinistrosità nel 2019/2020. Tuttavia, devono essere considerati problemi come la frequenza degli incendi a bordo che non è diminuita e i nuovi rischi con le navi che passano alla decarbonizzazione.
Energia offshore
I premi globali per l’energia offshore nel 2020 sono stati 3,6 miliardi di dollari, con un aumento dell’8,6% rispetto al 2019. Il settore, nel 2020, ha avuto i sinistri più bassi della storia, probabilmente i più bassi del secolo. Il prezzo del petrolio ha causato problemi al settore, poiché è stato influenzato negativamente dalla pandemia e rimane volatile. A causa dell’aumento del prezzo del petrolio, è stata prevista una maggiore domanda di sottoscrizione e ciò potrebbe comportare un aumento dei sinistri. Tuttavia, il mercato offshore sembra rafforzarsi, quindi le prospettive a lungo termine sono incerte.
(Emma O’Gorman)